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Notizie locali - Toscana

Notizie locali - Toscana (194)

Pubblichiamo le osservazioni di AMT Toscana al Piano Operativo del Comune di Firenze, il nuovo strumento urbanistico che ha sostituito il Regolamento Urbanistico ed opera inserendosi nella cornice del Piano Strutturale. Il percorso partecipativo ha dato la possibilità di presentare osservazioni agli strumenti urbanistici adottati dal 5 aprile al 26 giugno 2023 ed il Comune di Firenze ha pubblicato elaborati e mappe interattive alla pagina web raggiungibile attraverso questo collegamento. Le nostre osservazioni, che riportiamo qui sotto, si riferiscono alla Relazione Urbanistica consultabile alla stessa pagina, ovvero l'allegato A costitutivo del Piano Operativo.

L’Associazione per gli studi sulla Mobilità ed i trasporti in Toscana (AMT Toscana), nel prendere atto con soddisfazione dell’importanza data ai temi della mobilità dal Piano Operativo, condivide la sostanza delle osservazioni predisposte dal Dipartimento di Architettura dell'Università degli studi di Firenze, già presentate con questa modalità, relative alle aree di trasformazione ATs 01.09 Parcheggio Mayer, ATs 03.09 Check Point Bus Turistici Dalla Chiesa, ATs 01.08 Parcheggio Hub Rovezzano, ATs 03.14 Parcheggio Tramvia Linea 3.2.1, ATs 08.17 Passerella Ciclopedonale Pegaso nonché alla realizzazione di un raccordo ciclabile tra la stazione Firenze Castello e la superciclabile Firenze-Prato.
In particolare, per quanto riguarda la previsione di grandi parcheggi scambiatori a ridosso della città (ATs 01.08 e ATs 03.14), si evidenzia che essa:
 
-          appare in contrasto con una corretta politica di dissuasione all’uso del mezzo privato per raggiungere il capoluogo rischiando di svuotare il ruolo di parcheggi scambiatori previsti presso i principali snodi ferroviari dell’hinterland
-          incide in modo particolarmente pesante su aree di pregio, soprattutto nel caso del parcheggio a servizio dell’ospedale Meyer (a servizio del quale va invece perseguito il prolungamento della linea tranviaria T1).
-          non è supportata da studi che identifichino quantitativamente la necessità di ulteriori posti macchina.
 
 
Inoltre, AMT presenta le seguenti osservazioni:
-          a pag. 168 si auspica che la stazione AV serva prioritariamente i treni che attualmente sono non stop, lasciando buona parte dei servizi AV a Santa Maria Novella. Questo appare in contrasto con la volontà di liberare i binari di superficie per il servizio metropolitano e regionale e d’altra parte, sminuendo il ruolo della nuova stazione AV, contrasta con l'entità dell'investimento richiesto dal sottoattraversamento. 
-          a pag. 170 si riferisce su un’ “infrastrutturazione finalizzata all’uso dei treni ad idrogeno sulla linea Faentina”. Date le problematiche che sono recentemente emerse sull’utilizzo dell’idrogeno nella trazione ferroviaria, questa previsione non sembra opportuna, anche alla luce dell’entrata in servizio e dei nuovi treni ibridi Blues, e della prevista elettrificazione dell’anello del Mugello;
-          pag. 171: che la VACS, ed il suo prolungamento a Martelli, basti a “garantire un’adeguata accessibilità al centro storico della città” può essere fonte di dubbi, vista, ad esempio, la lunghezza del percorso per coprire il tratto SMN-Martelli, che si percorre a piedi in un tempo decisamente minore.
-          pag. 173/174: perché i due collegamenti a spola sono previsti con tecnologie diverse dal tram tradizionale? L’uso di tecnologie diverse, non sufficientemente diffuse e testate, non sembra garantire l’efficacia voluta.
-          a pag. 174, nella lista delle ipotesi evolutive del sistema tranviario che si ritiene di non inserire per ora nel PO ma di collocare in un futuro scenario evolutivo, spiace non veder citata come possibile alternativa, anche solo a livello di ipotesi da approfondire, il recupero del passaggio del tram al Duomo, che, oltre a migliorare l’accessibilità al centro storico della città, eviterebbe la crisi di capacità che la concentrazione del traffico su una sola direttrice passante porterà a regime, con costi di realizzazione molto contenuti, e con una soluzione urbanistica in linea con quanto avviene in tante città europee.
-          a pag. 177, in riferimento alla prospettata riconfigurazione della rete di trasporto su gomma come rete di adduzione al ferro, si auspica che questa venga da subito studiata in modo accurato, e non predisposta in modo affrettato nell’imminenza, o addirittura successivamente, all’apertura del servizio sulle nuove linee tranviarie.
-          l’assunto a pag. 178 che “l‘attuazione dei nodi di interscambio fra la tramvia ed il TPL urbano non richiede di norma la realizzazione di infrastrutture dedicate” è scorretto, come dimostrano i vari nodi di scambio attuali, in cui gli utenti devono attraversare una strada trafficata con un passaggio pedonale semaforizzato, nel quale si vedono molto spesso attraversamenti con il rosso per non perdere la coincidenza. Se in alcuni casi gli spazi a disposizione non permettevano soluzioni diverse, in altri si sarebbe potuto fare di più, se la sistemazione urbanistica fosse stata diversa: si veda il caso della fermata Strozzi-Fallaci, circondata di aiuole di nuova realizzazione, che avrebbero potuto essere disegnate in modo da ospitare una o due corsie per fermate degli autobus in contiguità con la fermata tranviaria. L’adeguata progettazione della rete di adduzione su gomma di cui al punto precedente andrebbe fatta preventivamente e contestualmente ad una appropriata sistemazione urbanistica dei punti di interscambio.

Nei pressi della stazione di Rovezzano, in via della Chimera, non solo arriverà il capolinea della linea 3 della tramvia con relativo parcheggio scambiatore dedicato alle auto, ma terminerà lì la sua corsa anche il Brt, Bus rapid transit, il nuovo mezzo elettrico che dal Chianti collegherà Firenze. E pure il prolungamento del Viadotto del Varlungo.

Questo almeno nei piani dell'amministrazione comunale, come ribadito dall'assessore Stefano Giorgetti nel recente incontro con le attività economiche di Campo di Marte, organizzato da Confcommercio per avere risposte sui timori che sempre suscitano i cantieri.

“Rovezzano sarà un grande punto di interscambio”, ha confermato Giorgetti. Quanto alla tramvia, l'incontro era focalizzato su quella che in questa fase viene definita linea 3.2.2, che andrà da piazza della Libertà a Rovezzano, rispetto alla 3.2.1 che invece collegherà Libertà a Bagno a Ripoli. A lavori conclusi, poi, la linea sarà unica e andrà da Bagno a Ripoli fino a Rovezzano.

“I lavori della 3.2.2. inizieranno entro fine anno, come da calendario, mentre sulla 3.2.1 al momento non c'è una tempistica fissata”, ha proseguito l'assessore. Il progetto di quest'ultimo tratto, che pure c'è e prevede 15 fermate su un tracciato di 6,1 chilometri, non è infatti ancora quello definitivo.

Molti punti fermi però ci sono: partenza da piazza Libertà, poi viale don Minzoni, sottopasso dei binari ferroviari alle Cure (e questa sarà una delle maggiori difficoltà), viale dei Mille, svolta su viale Fanti, viale Malta, di nuovo viale Fanti, via Mamiani, via del Gignoro e termine corsa al capolinea di via Chimera, nei pressi della stazione ferroviaria di Rovezzano. Da definire sono alcuni 'dettagli': alberature, posti auto, sistemazione della grande 'ovonda' in fondo a via del Gignoro per 'accogliere' i binari di Sirio.

L'intero articolo da cui è stato tratto questo brano può essere raggiunto attraverso questo collegamento.

Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha aggiudicato al consorzio che vede come capofila Impresa Pizzarotti & C. e come impresa consorziata Saipem i lavori, dell’importo complessivo di oltre 1 miliardo di euro, per la realizzazione del passante e della stazione AV del nodo di Firenze.

Un’opera, fortemente attesa dal territorio e considerata strategica per il Gruppo FS e RFI che consentirà una nuova configurazione della rete ferroviaria fiorentina, separando i flussi dei treni ad Alta Velocità da quelli dei treni regionali, con effetti positivi sia sulla regolarità del servizio sia sul suo potenziamento, in termini di frequenza e numero di corse.

Il passante della nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità che si sviluppa per circa 7 chilometri in sotterranea con due gallerie parallele mediamente a circa 20 metri di profondità, completate con due tratti terminali in superficie: a nord tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi, e a sud nei pressi della stazione di Firenze Campo di Marte.  Lo scavo delle gallerie avverrà con tecniche di tipo meccanizzato tramite l’utilizzo di una fresa tunnel boring machine.

Lungo il tracciato in sotterraneo verrà realizzata la nuova stazione AV/AC Firenze Belfiore, progettata dallo studio di architettura Foster e dalla società di ingegneria Ove Arup and partner. La stazione, servita dai treni AV, sarà interconnessa con la stazione di Santa Maria Novella e con l’intera area urbana circostante grazie a diverse modalità di trasporto: il nuovo people-mover che opererà tra la nuova stazione e Santa Maria Novella, la linea 2 del sistema tramviario cittadino già in esercizio e la nuova fermata ferroviaria di superficie denominata Circondaria.

In questi mesi sono proseguite senza soste le attività di revamping della fresa presso il cantiere di Campo Marte. Dal primo agosto sono state avviate le attività propedeutiche allo smontaggio della macchina che proseguiranno fino a marzo accompagnate da quelle di revisione, sostituzione componentistica e riassemblaggio. Entro la fine di marzo, completate tutte le operazioni e i test preliminari, la macchina potrà essere messa in funzione.

[Fonte: Comunicato RFI]

 

Dall'8 ottobre è on-line il nuovo sito www.at-bus.it, dedicato al nuovo servizio di TPL in Toscana.

Il nuovo portale consente ad ogni passeggero di registrarsi e creare un proprio profilo, condizione necessaria per poter, a partire dal 18 ottobre, acquistare l’abbonamento. Da subito sul sito sarà possibile conoscere tariffe di abbonamenti urbani ed extraurbani e le agevolazioni a cui si ha diritto, e, dal 1° novembre, sarà possibile verificare tratte, orari e fermate.

Dal 1° novembre addio a carte e tessere personali. Gli abbonati non dovranno più preoccuparsi di portare con sé l’abbonamento cartaceo, potranno salire sul bus portando con sé unicamente la propria tessera sanitaria. In caso di controllo a bordo sarà sufficiente esibire la propria tessera sanitaria.

TABNET, l’App per comprare biglietti e abbonamenti. Altra novità è l’APP (disponibile per IOS e Android) che consente di acquistare, in piena mobilità e autonomia tutte le tipologie di biglietti e (se registrati sul sito) abbonamenti.

Ad oggi sono 35 le biglietterie ufficiali di AT, dove si potrà trovare il supporto necessario per registrarsi e acquistare i propri titoli di viaggio cartacei. Su at-bus.it sono indicate tutte i luoghi in cui si trovano le biglietterie.

Chi dovrà rinnovare l’abbonamento alla vigilia del 1° novembre dovrà prima registrarsi sul sito at-bus.it e, a partire dal 18 ottobre, potrà acquistarlo. Per viaggiare poi basterà portare con sé la propria tessera sanitaria. Mentre tutti gli abbonamenti acquistati prima, e con scadenza oltre il 1° novembre, continueranno ad essere validi: è necessario portare con l’abboname nto la tessera sanitaria e un documento di riconoscimento.

I biglietti attuali dovranno essere utilizzati prima del 31 ottobre2021, oppure richiedere il rimborso nelle attuali biglietterie.

 

22.04.21 - Appuntamento venerdì 23 aprile ore 21, esclusivamente online, con il convegno dedicato alla ferrovia Cecina-Saline "Un treno che rivitalizza un territorio". L'evento è organizzato dalle associazioni Pro-Loco Saline e SOS Volterra ed è patrocinato dalla Regione Toscana, dai comuni dell'area e dalle Università di Siena, Firenze e Pisa. 

Durante il convegno si parlerà della gestione di linee con analoghe caratteristiche, con la presentazione delle esperienze della ferrovia Merano-Malles e della Foggia-Lucera. Porterà il proprio saluto l'assessore Regionale alla mobilità Stefano Baccelli.

Il convegno si potrà seguire attraverso le pagine Facebook delle associazioni che organizzano, sia attraverso il canale Youtube della Pro-loco di Saline (https://www.youtube.com/channel/UC0TB0ugdaba6jfpQ5crMwvA/featured

 

 

 

21.02.21 - Addio orario cartaceo, benvenute nuove paline intelligenti. Si stanno diffondendo, infatti, le nuove paline "e-ink" che mostrano in tempo reale partenze e destinazioni dei servizi extraurbani gestiti dal consorzio One Scarl.

Questi nuovi dispositivi sono dotati di display LCD retroilluminato, sfruttano le reti di comunicazione esistenti (3G/4G), hanno una batteria al litio di lunghissima durata (oltre i 36 mesi) e soprattutto non richiedono importanti lavori di cablaggio. Sono adatte anche a temperature inclementi, da -30° a +70° gradi e un livello di umidità fino al 100%.

La tecnologia è già molto diffusa in contesti urbani ed extraurbani e rappresenta un indiscutibile miglioramento dell'offerta di informazione al cittadino. In foto la palina al capolinea delle linee Busitalia a San Casciano VP.

 

 

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La situazione della gara regionale è molto complessa, e le informazioni relative sono molto frammentarie. Questo articolo ha lo scopo di facilitare il lettore interessato nel reperire le notizie di interesse, senza aver le pretesa, nel poco spazio a disposizione, di spiegare in modo esaustivo i termini della questione. 

16.05.21 -  Sembra vicina alla conclusione (almeno lato amministrativo) l'intricata questione della gara regionale che avrebbe dovuto vedere assegnare la gestione del trasporto pubblico locale ad una delle due aziende, Autolinee Toscane (Gruppo RATP) o Mobit (il consorzio degli attuali gestori), ormai più di cinque anni fa. A mettere in dubbio l'esito della gara, ricorsi e contro ricorsi, che sembrano avviarsi a conclusione (forse!) a giugno 2021

Il contenzioso fra Regione, AT e Mobit, che si protrae da anni e che si sarebbe dovuto decidere entro il mese di ottobre 2020 davanti al Consiglio di Stato, ha richiesto un approfondimento ulteriore sull'oggetto del contendere. Il tema sembra quasi filosofico e accademico - infatti sono stati incaricati tre importanti accademici - e riguarda la classificazione dei cosiddetti canoni di leasing, inseriti nel PEF (il Piano Economico Finanziario) di Autolinee Toscane fra i costi operativi. Questa scelta influenzerebbe in modo decisivo un indice che esprime la sostenibilità finanziaria del piano, il DSCR (Debt Service Coverage Ratio)*. 

Allo stesso tempo, l'ordinanza del Consiglio di Stato ha richiesto che sia verificata la sostenibilità del PEF di Mobit, che sconterebbe uno sforamento al 12° anno di operazioni finanziarie di rimborso (a fronte di una durata della concessione pari a 9 anni +2 di possibile estensione). Il tema è trattato in modo più dettagliato nell'articolo del 21.10.20 su tvprato.it

L'udienza, originariamente fissata dal Consiglio di Stato per il giorno 11 marzo, è si è tenuta il 13 maggio 2021.

-- aggiornamento 16 maggio --

In un articolo del 9 maggio, il Corriere Fiorentino, che ha avuto accesso alla relazione consegnata al Consiglio di Stato, riporta un esito che sembra preludere ad un cambio di rotta: il PEF di Mobit risulterebbe bancabile (sostenibile), mentre si conferma che il DSCR (clicca qui per le spiegazioni) del PEF di Autolinee Toscane debba includere al denominatore anche i canoni di leasing. Che dovrebbe essere quanto chiesto da Mobit per dimostrare la non sostenibilità dell'offerta del concorrente. Ma questo problema, aggiungono i Prof, potrebbe essere superabile "escludendo i flussi d'investimento necessari all'acquisizione dei beni dei gestori uscenti".

Il quotidiano, tuttavia, non spiega come queste correzioni possano avvenire a gara conclusa e buste consegnate, come in effetti sembra eccepire proprio il concorrente Mobit (per evidenti ragioni a suo favore). 

Oltre a questo c'é anche l'inchiesta penale in corso (di cui si accenna qui) che recentemente ha visto l'apertura di un nuovo filone, secondo quanto dato conto dai quotidiani nei primi giorni di maggio. 

-- aggiornamento 23 marzo -- 

Le richieste di sospensione e i problemi al parco veicoli

Nel frattempo, è notizia del 23 marzo, in Consiglio Regionale è stata presentata, da uno dei gruppi di minoranza, una mozione per sospendere la gara regionale del TPL in attesa di chiarezza "penale e amministrativa" o addirittura per annullarla. In generale, l'attenzione del Consiglio Regionale è dedicato ai temi dalla manutenzione - si dice in un post di una consigliera di un altro gruppo di minoranza -  carente del parco veicoli da parte di alcune aziende che fanno parte del consorzio che gestisce attualmente il servizio e dell'eventuale risparmio che si sarebbe ottenuto con il nuovo gestore.

Argomenti che in parte trovano conferma nelle notizie di stampa (vedere di seguito), altre più difficilmente comprovabili soprattutto lato "risparmio", vista l'attuale situazione critica del TPL in tutto il Paese (che ha richiesto importanti indennizzi generalizzati).  

https://www.nove.firenze.it/gara-regionale-tpl-fdi-chiede-la-sospensione.htm 

https://www.nove.firenze.it/tpl-toscano-attesa-per-la-sentenza-del-consiglio-di-stato.htm 

https://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2021/03/31/news/venticinque-bus-fermi-saltano-400-corse-a-pisa-1.40095860 

-- Note -- 

*Il DSCR rappresenta l’ammontare necessario a pagare gli interessi e le rate capitale dei finanziamenti alle imprese.

Se questo è inferiore a 1, il piano non è sostenibile.

Se è uguale a 1 il flusso di cassa operativo della gestione caratteristica al netto delle tasse è assorbito interamente dagli impegni finanziari a servizio del debito.

Se DSCR è maggiore di 1, allora il flusso di cassa operativo eccede gli impegni finanziari a servizio del debito e, in sostanza, il debito è sostenibile. 

Sempre semplificando, rispetto alla questione dei canoni di leasing, le differenze fra leasing operativo leasing finanziario, comportano l'inclusione o meno della quota interessi nel denominatore del DSCR.

 

 

 

 

 

 

 

05.12.2020 - E' di qualche giorno fa la notizia che saranno 500 i nuovi bus che entreranno in servizio in Toscana tra il 2020 e il 2033, grazie soprattutto ai fondi del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. La decisione è stata assunta dalla Giunta regionale, - si legge sul portale Toscana Notizie - che ha approvato una delibera proposta dall'assessore ai trasporti Stefano Baccelli. Le risorse, assegnate dal MIT e dal MISE alla Regione Toscana, saranno affiancante da cofinanziamenti regionali e ammontano a 136 milioni di Euro. Nelle intenzioni della Regione Toscana, durante i primi 2 anni, i nuovi veicoli saranno soprattutto diesel e ibridi e solo successivamente si passerà all'acquisto di veicoli a metano, elettrici e a idrogeno.

Nel frattempo altri fondi del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile sono stati assegnati alla Città Metropolitana di Firenze e al Comune di Livorno direttamente dal MIT.  Nel primo quinquennio (2019-2023) sono 7.4 e 2.4 i milioni di Euro stanziati per Firenze e Livorno, mentre per il secondo e terzo quinquennio gli importi sono di 33,5 Milioni e 14 Milioni di euro (periodo 2024-2033).    

 

11.08.20 - E' stato siglato da Regione Toscana ed Autolinee Toscane il nuovo contratto di servizio che regolerà il trasporto pubblico locale in Toscana per i prossimi 11 anni. Si chiude così, secondo la Regione Toscana, "un’azione di riforma del trasporto pubblico locale iniziata 10 anni fa".

"Si tratta di un atto dovuto, nel rispetto degli obblighi di legge e degli impegni sottoscritti, che segue l'aggiudicazione definitiva della gara avvenuta nell'aprile 2019. In questo modo si compie un passo in avanti nell'iter di legge verso una nuova gestione del servizio pubblico", così il comunicato dell'agenzia Toscana Notizie. 

11.12.19 - "Dal prossimo anno tutti i bus, urbani ed extraurbani, che circolano in Toscana saranno gestiti da Ratp, il gruppo francese della mobilità che ha accumulato esperienza col trasporto pubblico di Parigi e che fa capo al ministero dei Trasporti transalpino. L'ultima tappa di una lunghissima battaglia giudiziaria si è chiusa oggi, 11 dicembre, con la pubblicazione della sentenza 8411 del Consiglio di Stato - ultimo grado della giustizia amministrativa - che ha respinto l'appello di Mobit, il consorzio formato dagli attuali gestori dei bus, Ctt Nord-Cap-Copit, Tiemme e BusItalia-Fs, e ha convalidato l'aggiudicazione definitiva della gara unica per il Tpl fatta dalla Regione Toscana nel maggio scorso." Questo riporta il Sole24Ore, tuttavia Mobit in un comunicato che potete leggere qui non ritiene la vicenda giudiziaria definitivamente conclusa e invita la Regione ad attendere l'udienza del Tar fissata per il 26 febbraio 2020.

L'intero articolo del Sole24Ore da cui è stata tratto il brano sopra è raggiungibile attraverso questo collegamento.

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